Dal momento che spesso non è colta correttamente dalla maggior parte degli utenti la differenza tra precipitazioni deboli, moderate o forti (fatto riscontrato anche durante le ultime nevicate, quando alcuni sono stati portati a ritenere forte una precipitazione, solo perché i fiocchi erano piuttosto grandi) ecco un piccolo prontuario dei termini che utilizziamo in relazione ai principali fenomeni:
Deboli: tra 0 e 2 mm/h; se è pioviggine, viene specificata: la pioviggine non è pioggia debole, ma pioggia fine (diametro delle gocce inferiore a 0,6 mm); in caso di neve, conta l’equivalente in neve fusa.
Da deboli a moderate: da 0 a 6 mm/h.
Moderate: da 3 a 6 mm/h.
Da moderate a forti: da 3 a 30 mm/h.
Forti: superiori a 6 mm/h.
Rovescio: scroscio, quasi sempre improvviso, solitamente superiore ai 30 mm/h; un rovescio può essere di pioggia, di neve o di grandine.
Piovasco: si tratta di goccioloni improvvisi o brevi e deboli scrosciate di pioggia; un piovasco non comprende la grandine.
Forti rovesci: se viene indicato, si è certi che i rovesci avranno un’intensità superiore ai 60-80 mm/h e potranno essere anche di grandine.
… localmente anche di forte intensità: significa che i rovesci localmente, potranno avere un’intensità superiore ai 60 mm/h e potranno essere anche di grandine.
… anche accompagnati da grandine: nella parola “rovescio” è già contemplata la possibilità che possa manifestarsi sotto forma di grandine; se viene specificato (anche con la formula di locali grandinate), significa che la probabilità è elevata.
Attenuazione dei fenomeni: diminuzione dell’intensità con fenomeni che diverranno anche più sparsi.
Esaurimento dei fenomeni: le precipitazioni o i temporali in atto, gradualmente termineranno.
Intensificazione dei fenomeni: lo dice la parola stessa: l’intensità delle precipitazioni sarà in aumento.